ROMA- Pari opportunita', quote rose e la declinazione della professione al femminile. Questi i punti cardine del convegno 'Eva contro Eva: leadership al femminile in sanita'', organizzato dall'Ordine provinciale dei medici e odontoiatri di Roma, nella sede di via Bosio. "Quella delle quote rosa- ha detto Sabrina Santaniello, consigliere dell'ordine- e' una questione molto dibattuta e bisogna estenderne la riflessione in maniera adeguata, non solo al mondo politico, ma anche a quello professionale. Il punto e' che la questione va approfondita non tanto e non piu' sull'equiparazione di legittimita' rispetto ai colleghi uomini, ormai comunemente accettata, quanto sulla declinazione dei modi e dei tempi".
Modi e tempi che, secondo la dottoressa, "sono necessariamente diversi se, ad esempio, si pensa al fatto che generalmente e' la donna ad occuparsi di piu' della famiglia ed e' in questo senso che puntiamo a creare una 'banca del tempo', un'iniziativa per sviluppare e capire meglio i tempi lavorativi delle donne nella professione".

 


Sulla stessa linea la dottoressa Alessandra Rossi, secondo la quale, "i dati ci consentono di affermare come ad esempio, nella professione odontoiatrica, la declinazione al femminile sia ben coinvolta, ma che le scelte e i risultati professionali sono spesso 'condizionati' dagli oggettvi oneri che la famiglia e i figli impongono, alla donn a piu' che all'uomo. In altri termini si pone quindi il problema della conciliazione famiglia-lavoro e delle misure che possano agevolare tale rapporto". Per Rossi quindi "rispetto a questi desideri di welfare si pone certamente il problema della sostenibilita' economica, specie se richiesti da un settore di servizi che sta attraversando un momento di grande fragilita' di sistema".
Esigenze sempre piu' contingenti visto anche, come sottolinea la dottoressa Emanuela Ortolani, "la tendenza della professione odontoiatrica a tingersi sempre di piu' di rosa. Nel '90 le donne iscritte all'albo erano 2.
842, oggi sono 14.300 e dal '09 a oggi il maggior numero di iscritti all'albo degli odontoiatri e' donna. Ma il dato che indica chiaramente che il futuro della professione sara' quasi completamente al femminile, e' che sotto ai 29 anni in tutti gli ordini provinciali le donne superano gli uomini eccetto quelli di Benevento e Reggio Calabria".
Tanto che, ricorda la dottoressa Frullini "da tempo nei gruppi di lavoro della federazione dell'ordine sono stati eliminate le parole 'pari opportunita' per evitare sopstetti di rivendicazione senza merito, per essere pienamente trasversali e abbiamo tolto anche la parola 'femminilizzazione' che tanto fa pensare all'insorgenza di una malattia".
Il convegno ha visto i contributi, tra gli altri, della dottoressa Luisa Reggimenti (intervenuta sulla tutela legislativa delle quote rosa), del dottor Ruggero Di Biagi (con una relazione sulla leadership oggi), della dottoressa Antonella Polimeni (con un intervento sul ruolo delle donne nelle strutture ospedaliere), della dottoressa Cristina Patrizi ( donne e formazione nella medicina generale) e infine della dottoressa Lucia Venuti (Interpretazione al femminile della professione medica verso il sociale).

 

Fonte «Agenzia Dire» «www.dire.it»