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Regolamento recante: “Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti tra il Ministero della salute, i medici ambulatoriali, specialisti e generici, e le altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) operanti negli ambulatori direttamente gestiti dal Ministero della salute per l'assistenza sanitaria e medico-legale al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile (triennio 2016-2018)”.
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Roma, 15 giu. - "Appoggio quanto le 30 società scientifiche Fossc stanno portando avanti. In 10 anni sono stati tagliati 25mila posti letto a livello nazionale per non parlare poi della situazione molto grave in cui versano gli ospedali per la mancanza di personale che pesa sui medici dovuta ai pensionamenti. Molti dei quali prevedibili e per i quali non sono stati previsti nuovi concorsi propedeutici ad altre assunzioni. E poi l'altro grande problema da analizzare risiede nel fatto che molti colleghi ospedalieri oggi si dimettono o anticipano il momento della pensione perchè l'attività lavorativa è diventata troppo dura. Questo è sempre il risultato della carenza di personale che genera giornate e turni di lavoro infiniti e una mole enorme, in termini di responsabilità professionale. Siamo davvero assistendo a un burnout dei colleghi ospedalieri". Lo ha detto Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, alla conclusione della conferenza stampa organizzata da Fossc dal titolo il 'Servizio sanitario: la rinascita del sistema parta dagli ospedali'.
"Gli ospedali e i Pronto Soccorso negli ultimi anni- prosegue Magi- vengono letteralmente assaltati perchè è venuto meno il filtro rappresentato dai Mmg e dagli specialisti ambulatoriali sul territorio che è in crisi, anche qui per la mancata sostituzione di chi è andato in pensione. Un altro motivo che genera nuova pressione sugli ospedali, ancora di più dopo gli anni di pandemia, è la riduzione delle attività di prevenzione e screening a livello nazionale- ha sottolineato Magi- e questo fa sì che al paziente venga diagnosticata la malattia in fase più avanzata, che richiede spesso a quel punto l'ospedalizzazione con un dispendio anche maggiore in termini di costi per il Ssn".
"E ancora, il territorio è in crisi- ha aggiunto il presidente dell'Omceo Roma- perchè intere zone metropolitane importanti e quartieri non hanno i medici di famiglia in numero proporzionale agli abitanti. Manca anche un'assistenza specialistica sul territorio, perchè è saltato il meccanismo di sostituzione del personale. I medici che lavorano peraltro nel Ssn continuano ad avere una media oraria settimanale di 20 ore quando invece la loro convenzione prevede anche l'estensione a 38 ore settimanali di lavoro. Non si capisce la politica che si sta portando avanti e che non favorisce il paziente-cittadino".
"Bene potenziare- ha detto il presidente Omceo Roma- l'attività ospedaliera in termini di posti letto, elevare il numero dei medici all'attivo e potenziare veramente il territorio che deve fare da filtro affinchè l'ospedale non affoghi. La maggioranza dei pazienti non ha necessità di ricovero, possono essere curati a casa, ma se manca il territorio questi si rivolgeranno e graveranno sempre più sull'ospedale".
"Come Ordine dei medici di Roma ritengo utile la proposta lanciata oggi da Fossc e cioè di convocare un tavolo di lavoro comune per affrontare i problemi gravi e come Omceo parteciperei volentieri a questo tavolo insieme alle società scientifiche e alle organizzazioni sindacali per trovare con le Istituzioni delle soluzioni percorribili e che possano risolvere le problematiche che abbiamo", ha concluso Magi.
(Mco/ Dire)
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Roma, 25 mag. - "Stiamo vedendo che esiste una tendenza ad andare in pensione anche anticipata: tra tre anni avremo la metà del personale oggi esistente in servizio". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intervistato da Gerardo D'Amico all'interno della trasmissione 'Basta la salute' su RaiNews24, che andrà in onda questa sera alle 21.45.
Ma come si coniuga la carenza dei medici con il Pnrr che sta disegnando una nuova sanità? "Se non interveniamo immediatamente, chiaramente avremo delle risorse umane molto 'risicate'- ha risposto Magi- questo non fa pendant con il Pnrr, per cui ci sono dei soldi europei che arrivano ma sulle strutture, sul mattone, o sulle attrezzature anche di telemedicina. Però se all'interno di queste strutture che dobbiamo costruire, parlo delle case o degli ospedali di comunità, o dietro a queste attrezzature non abbiamo personale, diventeranno delle 'cattedrali nel deserto'. Il centro della sanità non sono le strutture, ma i professionisti".
RECORD ATTESTATI BUON COMPORTAMENTO, 500 IN 4 MESI - "Quest'anno- ha detto poi Magi- abbiamo fatto un 'bel' record: in quattro mesi abbiamo consegnato ben 500 attestati di buon comportamento professionale. Servono a quei giovani medici, ma anche ai meno giovani, che chiedono di andare a lavorare all'estero". Ma perché se ne vogliono andare dall'Italia? "Perché non trovano un lavoro attrattivo all'interno del Servizio sanitario nazionale- ha concluso il presidente dell'Omceo Roma- ci sono dei problemi di natura organizzativa e anche un problema di retribuzione economica".
(Red)
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E' stata pubblicata nel BURL n. 44 del 24 Maggio 2022 la Deliberazione della Giunta Regionale e degli Assessori della Regione Lazio n. 293 del 17 Maggio 2022 recante:"Modifica della D.G.R. n. 761/2019. Approvazione della nuova disciplina delle attribuzioni, della composizione e del funzionamento del Comitato Tecnico Scientifico per la Formazione specifica in Medicina Generale della Regione Lazio."
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Dopo il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni arriva la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli accordi collettivi nazionali 2016-2018 dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che erano stati sottoscritti dai sindacati e la Sisac lo scorso gennaio.
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La FNOMCeO con Comunicazione n. 105 del 11 Maggio ha segnalato per opportuna conoscenza che sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17-5-2022 - Suppl. Ordinario n. 19 - è stato pubblicato il provvedimento con cui la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’intesa sull'ipotesi di Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale per il triennio 2016-2018, ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modifiche e integrazioni.
Per consultare il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale cliccare qui.
Per consultare l'ipotesi di Accordo cliccare qui.
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La FNOMCeO con Comunicazione n. 104 del 11 Maggio 2022 ha segnalato per opportuna conoscenza che sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17-5-2022 - Suppl. Ordinario n. 19 - è stato pubblicato il provvedimento con cui la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’intesa sull'ipotesi di Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici pediatri di libera scelta per il triennio 2016-2018, ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modifiche e integrazioni.
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L’Assemblea dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma, svoltasi sabato 30 aprile presso l’Hotel Marriott, ha approvato ad ampia maggioranza il conto consuntivo 2021 e il bilancio preventivo 2022.
Sono stati oltre 800 i medici iscritti che si sono registrati per votare, segno questo di grande partecipazione. L’Assemblea oltre ad approvare i bilanci per alzata di mano, come di consuetudine, ha ascoltato la relazione di natura politica del Presidente Antonio Magi e le relazioni tecniche del Tesoriere, Guido Coen e del Presidente del Collegio dei Revisori, Leonardo Carletti.
Diversi anche gli interventi degli iscritti che hanno portato a conoscenza dell’assemblea criticità e problematiche. Ogni contributo è stato ascoltato con attenzione dai consiglieri dell’Ordine e le tematiche, ha assicurato il Presidente, saranno prese in carico nel tentativo, per quanto possibile, di essere risolte.
L’intero Consiglio dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma ringrazia tutti i medici iscritti che hanno partecipato all’Assemblea.
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Avere 140 anni e non dimostrarli. Una affascinante signora d’altri tempi con l’aspetto e le idee di una ragazza moderna. Questa è la Società Italiana di Chirurgia che ha compiuto 140 anni, essendo stata fondata a Roma il 3 aprile 1882, grazie alla intuizione di alcuni Maestri del passato. Per ricordarne le origini riprendiamo alcuni passaggi del libro 100 Anni di Chirurgia del Prof. Eugenio Santoro, Presidente Emerito della Società.
“...In quella Roma che stentava a riconoscersi Capitale, nasce la Società Italiana di Chirurgia. Era il 1882. Tutto iniziò con una lettera circolare datata 20 gennaio ed indirizzata, per l’iniziativa di sette uomini illustri, ai Chirurghi conosciuti del Paese:“Egregio Collega, da qualche tempo corre fra i Chirurghi Italiani non già la idea ma il vivo e sentito desiderio di riunirsi e collegarsi in Società, intesa a far conoscere, apprezzare e diffondere il lavoro ed i trovati della Chirurgia Italiana......
....I sottoscritti pertanto, avendo avuta l’opportunità di radunarsi per altro scopo in Roma, stabilirono di costituirsi in Comitato promotore per attuare siffatta idea......Riunendoci pertanto una volta all’anno, ed avendo così opportunità di meglio conoscerci, avremo anche occasione di stimarci di più...
...Alla Società devono compartecipare i Professori di Chirurgia delle varie Università Italiane nonché quei Primari di cospicui Spedali, od anche liberi, i quali pel valore delle loro produzioni godono di meritata rinomanza: meta della Società essendo quella di favorire con nobile emulazione il progresso della Scienza ed il perfezionamento nell’arte...”.”
I firmatari della lettera erano sette: Ferdinando Palasciano di Capua, Giuseppe Corradi di Pisa, Carlo Gallozzi di Napoli, Enrico Bottini di Pavia, Pietro Loreta di Bologna, Enrico Albanese di Palermo e Costanzo Mazzoni di Roma, che l’anno successivo, il 1883, diventerà il primo Presidente della Società.
Cominciava così la lunga e gloriosa storia della Società Italiana di Chirurgia, un Ente Morale che in 140 anni ha dovuto confrontarsi con la costituzione del Regno d’Italia, la proclamazione di Roma Capitale, la prima guerra mondiale, la nascita di un regime, la pandemia virale Spagnola che decimò la popolazione italiana, una seconda guerra mondiale, la nascita della Repubblica e della Costituzione, la nascita della Comunità Economica Europea, la conquista della Luna, l’era delle stragi estremiste e di mafia, un attentato al Papa, le vittorie della Nazionale di quattro mondiali di calcio, la nascita del Servizio Sanitario Nazionale, la fine della Prima Repubblica, la nascita di altre associazioni e società chirurgiche, l’entrata in vigore dell’Euro, una recente pandemia virale che ancora è presente tra noi e poi nascita e morte di molti Papi, proclamazione di alcuni Nobel italiani, l’elezione di tutti i Presidenti della Repubblica, terremoti, cadute di Governi, di partiti politici e tanto altro ancora...
La SIC, decana tra le Società Mediche Italiane, ha attraversato tutti questi eventi senza mai venire meno alla sua importante missione di unificazione, centralità e crescita della Chirurgia Italiana, promuovendo lo sviluppo culturale, scientifico e tecnico dei Chirurghi Italiani.
Ancora Santoro nel suo libro scrive:
“La Società Italiana di Chirurgia, nella sua impostazione, è rimasta assolutamente fedele, coerente ed obbediente a quei principi informatori enunciati col primo vagito, dei quali è gelosa custode, e si sforza di tenere il passo non soltanto con il progresso dell’Arte chirurgica ma anche con le radicali trasformazioni sociali della nostra epoca per profonda convinzione, fede incrollabile e vero spirito di servizio. Gli uomini passano ma le idee restano...
... Si sono avvicendati gli uomini e si sono succedute epoche storiche diverse, che però hanno visto la Società Italiana di Chirurgia sempre in linea col progresso, quando addirittura non abbia precorso eventi scientifici importanti...”.
Dal 1882 a oggi si sono alternati 43 Presidenti, alcuni dei quali eletti più volte e 50 Consigli Direttivi. Tutti hanno contribuito a mantenere altissimi i valori della Società in Italia e all’Estero, nell’esclusivo interesse dei Soci, di tutti i Chirurghi Italiani e dei Cittadini del nostro Paese.
I 140 anni della SIC verranno celebrati in occasione del 124° Congresso Nazionale della Società che avrà luogo a Roma dal 09 al 13 ottobre prossimo nella splendida cornice del Centro Congressi Cavalieri Waldorf Astoria, assieme a più di altre 20 Società Scientifiche Chirurgiche che parteciperanno svolgendo il loro congresso annuale o contribuendo al programma scientifico con proprie sessioni.
Il centoquarantenario della SIC è stato festeggiato anche pochi giorni fa a Lipsia in occasione del Congresso Nazionale della Società Tedesca di Chirurgia (Deutsche Gesellschaft für Chirurgie - DGC), che quest’anno celebra i suoi 150 anni di vita, essendo stata fondata a Berlino nel 1872.
Il Presidente della DGC, Hauke Lang, ha invitato al Congresso Tedesco una rappresentanza della SIC e hanno portato il saluto della Società il Presidente Eletto Prof. Massimo Carlini e il VicePresidente Prof. Mario Testini, che sono intervenuti all’inaugurazione e hanno partecipato attivamente a una sessione scientifica congiunta DGC-SIC.
E’ avvenuto spesso in passato che la Società Italiana di Chirurgia abbia preso parte con una propria delegazione a un Congresso di una Società chirurgica estera, anche oltreoceano, ma è la prima volta che ciò avviene in coincidenza della ricorrenza del 150° e 140° anno di vita delle due Società Chirurgiche più antiche d’Europa, la DGC e la SIC, appunto.
Ciò costituisce un elemento di grande valore simbolico per la Società e per il nostro Paese ed è motivo di gioia e soddisfazione per il riconoscimento che essi ricevono.
Il grande passato della Società Italiana di Chirurgia e il meraviglioso presente che essa oggi vive, non potevano trovare modo migliore per essere celebrati. Questo è il miglior viatico per un futuro sempre più rilevante della SIC e sempre più al centro della Chirurgia Italiana e dei Chirurghi Italiani, che certamente continuerà a rappresentare.
Dunque Auguri alla Società Italiana di Chirurgia e a tutti i Chirurghi Italiani!
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“Lo scorso febbraio – spiega Valentina Grimaldi, consigliera Omceo di Roma e pediatra – in un precedente comunicato avevamo reso noto che molti pediatri romani si erano rivolti al nostro Ordine per aver ricevuto nella propria casella di posta elettronica una comunicazione da parte di un’associazione autodefinita ‘social-spirituale’ che minacciava diffide legali ai pediatri impegnati nella campagna vaccinale e nella lotta contro il Covid19.
Nella comunicazione si intimava ai pediatri a ‘non somministrare il vaccino anti Covid-19 di qualsiasi marca e tipo ai bambini in età pediatrica’ considerato ‘illegittimo e nocivo’ pena - si leggeva ancora - ‘future e sicure prossime conseguenze in ambito civile e penale.
“La suddetta associazione – aggiunge la Grimaldi – in quest’arco di tempo, da febbraio ad oggi, ha continuato ad inviare le stesse minacce via pec a tutti i pediatri, prevalentemente a quelli che operano sul territorio ed alcuni di noi hanno ricevuto anche due o tre e-mail dagli stessi contenuti deliranti.
“Tenuto conto delle numerosissime segnalazioni che sono giunte all’Ordine da parte di pediatri minacciati, vogliamo rassicurare questi colleghi di essere intervenuti sul caso attivando tutte le iniziative di competenza con il coinvolgimento delle Autorità preposte necessarie a tutelare i colleghi.
“Fin dall’inizio di questa triste vicenda – conclude Antonio Magi, presidente Omceo Roma – come Ordine abbiamo preso a cuore la situazione facendo tutto quanto è in nostro potere per tutelare i nostri colleghi ed esser loro vicini, consapevoli di come, in questo particolare momento, sia più che mai importante la collaborazione ed il lavoro di squadra”.
Convegno "Spine 4.0: l'innovazione per la prevenzione e il trattamento delle patologie del rachide".
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Il 7 aprile 2022 alle ore 9.30 presso l'Auditorium "Cosimo Piccinno" della sede di Lungotevere, 1 del Ministero della Salute, si terrà il convegno "Spine 4.0: l'innovazione per la prevenzione e il trattamento delle patologie del rachide".
L'evento potrà essere seguito in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero della Salute collegandosi all'indirizzo https://youtu.be/6zip7D13MOE .
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Tra conferme e nuove nomine l’Omceo capitolino si augura che la sanità del Lazio insista nel percorso di risanamento intrapreso in questi anni.
“Voglio fare gli auguri di buon lavoro ad Angelo Tanese, confermato alla guida dell’Asl Roma 1; a Cristiano Camponi, nominato direttore generale dell’Asl Roma 6, a Francesco Vaia, confermato nel ruolo di Direttore generale dell’Istituto sperimentale Lazzaro Spallanzani e a Narciso Mostarda nominato direttore generale presso l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini”.
Così il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri, Antonio Magi, commenta le nomine dei DG fatte in questi giorni dalla Regione Lazio.
“In questi due anni particolarmente difficili, contraddistinti dalla pandemia e dalla campagna vaccinale, ho avuto modo di lavorare con loro e di constatarne le capacità organizzative e manageriali.
“Allo stesso tempo – conclude Magi – voglio ringraziare la commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare della Regione Lazio e l’assessore regionale alla Sanità e integrazione Socio-Sanitaria, Alessio D’Amato, sperando queste nomine si inseriscano in un percorso, già iniziato, di rilancio del Ssr del Lazio”.
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Roma, 30 mar. - "Abbiamo una situazione epidemiologica che è abbastanza sotto controllo. La curva dei nuovi contagi sta rallentando anche sotto l'aspetto numerico. Nel Lazio non si registrano situazioni di particolare gravità, quindi gli ospedali non sono in una situazione di difficoltà. Dunque, vivere la vita tranquillamente ma, allo stesso tempo, essere prudenti perchè, purtroppo, la pandemia non è finita e abbiamo comunque ancora centinaia di morti di Covid al giorno e quindi, ovviamente, dobbiamo stare attenti". Lo afferma il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, alla vigilia della fine dello stato d'emergenza Covid per tutta Italia.
"È evidente che avessimo una situazione di maggiore copertura vaccinale saremmo ancora più tranquilli- aggiunge- ma come sistema Paese siamo soddisfatti. Abbiamo infatti una copertura vaccinale molto alta e migliore di tanti altri Stati. Dunque, viviamo bene questa fine emergenza ma viviamola sempre con la necessaria prudenza".
"Anche perchè- tiene a sottolineare il presidente dell'Omceo Roma- è interesse di tutti evitare di trovarci in una situazione sanitaria complessa".
Magi si rivolge poi a quanti sono a rischio infezione da Covid, affermando che "ai più fragili, alle persone che hanno patologie direi di stare sempre molto più attente", e si sofferma sul dispositivo di protezione che tutto il mondo, Italia compresa, ha imparato a conoscere con la comparsa del Coronavirus: "Fino a quando non ci sarà una situazione differente, indipendentemente dagli obblighi, ritengo che nei luoghi chiusi sia comunque il caso, per prudenza, di indossare la mascherina, uno dei presidi più importanti che abbiamo avuto.
Faccio anche notare che quest'anno l'influenza non ha fatto la propria comparsa proprio grazie all'uso della mascherina" conclude il presidente dell'Ordine dei medici di Roma.
(Fde/ Dire)
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Roma, 29 mar. - Come stanno rispondendo i medici romani e del Lazio all'arrivo in Italia dei profughi ucraini? È lecito preoccuparsi della eventuale comparsa di malattie come la tubercolosi, considerando che l'Ucraina è uno dei Paesi con il livello di vaccinazione più basso? Ne ha parlato il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi. "Tutti i medici sono stati allertati- ha affermato- e ci comporteremo come abbiamo sempre fatto, perchè ogni cittadino, ogni uomo, ha diritto ad essere seguito a livello sanitario e ha diritto ad essere curato in presenza di patologie".
"Dunque- ha sottolineato il presidente Omceo Roma- quando prenderemo in carico questi pazienti, queste persone che arrivano in Italia dopo essere state costrette ad andare via dal proprio Paese a causa della guerra, saremo pronti a verificare e a mettere in campo tutte le misure necessarie, come d'altronde facciamo da tempo anche per gli altri immigrati".
"Allo stesso tempo- ha dichiarato poi Magi- il nostro compito sarà anche quello di evitare che si verifichino situazioni che possano interessare la nostra comunità, la nostra società. Ecco perchè i medici, si prenderanno cura di tutti i pazienti in maniera uguale, indipendentemente dalla provenienza o dal grado sociale, garantendo alla popolazione la tranquillità sanitaria. È chiaro che facendo discriminazioni, tutto questo non si otterrebbe. Per noi, dunque, cambia poco il fatto che chi arriva in Italia sia di nazionalità ucraina, perchè come medici dobbiamo fare il nostro lavoro e dobbiamo garantire loro, ma anche a tutti i cittadini italiani, la maggiore sicurezza sanitaria possibile".
Per quanto riguarda la tubercolosi, Magi ha ricordato che in Italia questa malattia è già presente e ha affermato che "non c'è motivo di un maggiore allarme perchè la stiamo monitorando".
Magi ritiene però che non si tratti di un problema di tubercolosi, quanto piuttosto di una questione legata alla mancanza di vaccinazioni. "I bambini- ha spiegato- non hanno le vaccinazioni obbligatorie come invece abbiamo noi. I nostri bimbi ce l'hanno, quindi su di loro possiamo stare tranquilli proprio perchè sono stati vaccinati. Chiaramente cercheremo di vaccinare anche i loro, proprio per dare le coperture di cui hanno bisogno".
Secondo il presidente dell'Ordine dei medici di Roma la motivazione va cercata, però, non solo nelle scelte individuali. "In Italia possiamo fare affidamento su una cosa meravigliosa, che è il nostro Servizio sanitario nazionale, mentre la popolazione ucraina non può contare su un servizio sanitario altrettanto valido. È una situazione completamente differente", ha concluso.
(Fde/ Dire)