Un altro passo avanti verso il definitivo esonero dell'Irap per i medici di famiglia, grazie alla circolare 28 E del 28/05/2010 emanata dall'Agenzia delle Entrate. Questa circolare rappresenta un fondamentale tassello verso l'esenzione. Infatti stabilisce che nei casi in cui il lavoratore autonomo sia dotato esclusivamente dei mezzi indispensabili all'esercizio dell'attività non c'è il presupposto per l'applicazione del tributo. Per la medicina convenzionata questo limite è stabilito dalla Convenzione, quindi solo nei casi in cui fosse accertato un complesso di beni strumentali in dotazione del medico superiore a tale limite potrebbe essere legittimo il pagamento del tributo. Rimane la discrezionalità degli Uffici dell'Agenzia delle Entrate e dei Giudici Tributari nel valutare le singole situazioni di volta in volta.
“Alla luce dei principi sanciti dalla Corte di cassazione, si deve ritenere che la stretta disponibilità dello studio attrezzato così come previsto dalla convenzione non possa essere considerata di per sè indice di esistenza dell’autonoma organizzazione per i medici di medicina generale. In altri termini, lo studio e le attrezzature previste in convenzione possono essere considerate il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività da parte del medico, mentre l’esistenza dell’autonoma organizzazione è configurabile, ex adverso, in presenza di elementi che superano lo standard previsto dalla convenzione e che devono essere pertanto valutati volta per volta.”
In precedenza anche il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili si era espresso con la circolare n. 2/IR del 5 giugno 2008 che individuava i soggetti esclusi dall'IRAP, cioè coloro che detenevano i requisiti secondo la Consulta e la giurisprudenza della "mancanza di autonoma organizzazione".
Quanto al “minimo indispensabile”, che consente al giudice di merito di escludere il requisito dell’autonoma organizzazione, quest’ultimo va individuato:
nell’assenza di dipendenti e collaboratori, a qualsiasi titolo;
nell’assenza di beni strumentali ovvero nel caso in cui la loro presenza sia da ritenersi qualitativamente di minima importanza (un’autovettura, pochi mobili d’ufficio, una fotocopiatrice, un telefono, un fax, un computer e materiale di cancelleria).
Antonello Giovannini Torelli
PREDISPOSTA DALLA PREFETTURA, D’INTESA CON L’ORDINE DI ROMA, LA PIATTAFORMA WEB TRAMITE LA QUALE SARA’ POSSIBILE CONFERMARE I DATI E GLI ELEMENTI DEI CERTIFICATI
Come precedentemente comunicato, diffondiamo la nota pervenuta dalla Prefettura di Roma “Sportello unico per l’immigrazione” e la relativa procedura informatica alla quale il medico di base può accedere via internet.
In particolare per accreditarsi il medico, direttamente o per il tramite dell’Ordine, deve inviare una richiesta di attivazione dell’utenza all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., contenente i propri dati anagrafici. Successivamente il medico riceverà sempre via e-mail la password, che è necessario modificare al primo accesso.
ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO “CLERGY HELPER” RIVOLTO A PSICOLOGI E PSICHIATRI CRISTIANI PROMOSSO DA:
ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PRO CLERO
http ://www.pro-clergyassociation.org
LA NOSTRA ASSOCIAZIONE PONE IN CONTATTO PSICOLOGI E PSICHIATRI CRISTIANI CON SACERDOTI CATTOLICI, PROTESTANTI O ORTODOSSI CHE STANNO
ATTRAVERSANDO UN PERIODO DI CRISI VOCAZIONALE O PROBLEMI PSICOLOGICI O
PSICHIATRICI CHIUNQUE SIA INTERESSATO PUO’ SCRIVERE A
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
O COMPILARE IL MODULO PRESENTE SUL NOSTRO SITO
IN ALLEGATO LA NOTA INVIATA DAL PRESIDENTE, DOTT. MARIO FALCONI, ALL'ON.LE RENATA POLVERINI CON LA QUALE SI CHIEDE UN INTERVENTO URGENTE RELATIVAMENTE ALLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALL'APERTURA DI NUOVI STUDI MEDICI/ODONTOIATRICI
“E’ da molto tempo - afferma Mario Falconi, Presidente dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri e Vice Presidente Vicario della Fondazione Enpam - che mettiamo in guardia i medici dai rischi, molto spesso inascoltati, che corre la Fondazione Enpam di essere ricondotta nella previdenza pubblica, anche e soprattutto al fine di far fare cassa ad uno Stato in crisi finanziaria e con un debito pubblico tra i più alti del mondo”.
La recente manovra finanziaria (decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, G.U. Serie generale n. 125 del 31 maggio 2010 recante “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività del paese”), introduce una serie di misure anche di contenimento di costi per le amministrazioni pubbliche e per le casse privatizzate, approfittando del fatto che queste ultime sono tutt’ora inserite nell’elenco ISTAT (Dlgs n. 165/2001).
“Concordiamo con il Presidente dell’ADEP, Maurizio Di Tilla, – continua Falconi – secondo cui “le casse in questione godono di autonomia gestionale, organizzativa e contabile (art. 2, comma 1 dlgs 509/94), nell’ambito della natura privatistica loro riconosciuta dall’attuale legislazione e, pertanto, non possono trovare limitazione nelle decisioni amministrative, quando queste mirano alla salvaguardia dei patrimoni e al conseguimento dei relativi rendimenti, peraltro necessari ai rispettivi equilibri finanziari”.
Giova inoltre ricordare che le Casse di Previdenza privata non possono usufruire di finanziamenti pubblici e quindi non incidono in modo assoluto sull’erario pubblico, sulla spesa pubblica e sul patto di stabilità di crescita.
Secondo il Vicepresidente dell’Enpam, “come se non bastassero le norme inique già in essere a carico degli enti privatizzati, quali, tra le altre, quelle della doppia tassazione o l’averci imposto all’improvviso di garantire stabilità di bilanci non più a quindici ma a trent’anni, le misure inserite nella manovra tendono a ridurre, sin quasi ad annullare, quelle prerogative proprie di un Ente privato, ancorché soggetto a sorveglianza pubblica. Tutto ciò rappresenta l’anticamera dell’inglobamento nel sistema previdenziale pubblico?”
“Ci auguriamo fermamente che il Parlamento, in sede di riconversione del decreto - conclude Falconi - possa far uscire le casse private professionali fuori dalla manovra finanziaria, restituendo loro quelle libertà che le sono dovute.”
Nel Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento del Policlinico Umberto I è stato attivato un Centro di Medicina Predittiva che si occupa della prevenzione delle malattie degenerative e disabilitanti.
Con il Centro si è voluto instaurare un rapporto stretto e duraturo con i medici che operano nel territorio, anche attraverso programmi continuativi di formazione e aggiornamento professionale su temi di grande interesse e diffusione.
Si analizzeranno il rischio di alterazione dello stato di salute del soggetto, la possibilità d’insorgenza di malattia e si valuterà volta per volta la probabilità di risposta ad un intervento terapeutico.
RIFERIMENTI DEL CENTRO
Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento
I° Clinica Medica Policlinico "UmbertoI"- Roma
Direttore: Prof. Vincenzo Marigliano
UOC Gerontologia e Geriatria TMC08
Ambulatorio di Medicina Predittiva
Centro di Studio per la prevenzione e la predizione delle malattie degenerative e disabilitanti
I° Clinica Medica Piano terra Stanza 141 Prof. Vincenzo Marigliano- Dott.ssa Paola Andreozzi
Tel. 06/49972464
In allegato la comunicazione del Presidente Mario Falconi agli iscritti circa l'inaugurazione della piattaforma ECM Educa per le iscriizoni online ai Corsi ECM organizzati dall'Ordine.
Con riferimento alla notizia della scadenza del termine ultimo per la comunicazione all’Ordine dell’indirizzo della propria Casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), pubblicata sul bollettino dell'Ordine n°2 Marzo-Aprile 2010 , si rende noto che erroneamente è stato indicato al 29/11/2010, mentre è scaduto il 29/11/2009.
SI ALLEGA ALLA PRESENTE LA CIRCOLARE N. 60 DEL 16 APRILE 2010 CON LA
QUALE L’INPS HA FORNITO I PRIMI CHIARIMENTI E LE ISTRUZIONI OPERATIVE
RELATIVE ALLA TRASMISSIONE TELEMATICA DELLE CERTIFICAZIONI DI
MALATTIA TRAMITE IL SAC (SISTEMA DI ACCOGLIENZA CENTRALE), SISTEMA
TECNOLOGICO MESSO A DISPOSIZIONE DAL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE
FINANZE.
E’ PREVISTO UN PERIODO TRASITORIO DI TRE MESI (DECORRENZA 3 APRILE 2010)
DURANTE IL QUALE E’ RICONOSCIUTA LA POSSIBILITA’ PER IL MEDICO DI
PROCEDERE AL RILASCIO CARTACEO DEI CERTIFICATI Dl MALATTIA SECONDO LE
MODALITA’ VIGENTI.