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Roma, 18 dic. - "Da quanto so ci sono gia' i primi problemi sotto l'aspetto del numero delle dosi di vaccino che arriveranno, sui tempi e sulle modalita'". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, parlando con l'agenzia Dire. "Tra l'altro sono previste due dosi di vaccino, con un richiamo- ha proseguito Magi- Quindi siamo un po' preoccupati per l'aspetto organizzativo, ma cercheremo di monitorare la situazione ed essere sempre in contatto con la Regione Lazio, per cercare di effettuare la campagna vaccinale nel migliore dei modi e soprattutto con risultati".
Magi intanto ha fatto sapere che "la Regione ha aperto a tutti quanti la vaccinazione, chiaramente compatibilmente alle dosi che arriveranno. Su questo ho parlato direttamente con l'assessore D'Amato, che mi ha assicurato che la vaccinazione sara' per tutti quanti i medici, anche per i liberi professionisti e per gli odontoiatri".
Su eventuali ritardi nella consegna delle dosi di vaccino, il presidente dell'Omceo Roma ha poi voluto sottolineare che dipenderanno comunque "dalle ditte che ce le dovranno inviare, specie quelle della Pfizer, che tra le altre cose hanno anche una complicazione in piu' legata alla conservazione. Poi purtroppo abbiamo visto che alcuni vaccini saranno ritardati ulteriormente". Insomma "siamo un po' in allerta- ha concluso Magi- e non vorremmo che si stia accelerando sulla questione solo per far vedere che si sta risolvendo il problema, ma parlo a livello internazionale, con la conseguenza di una consegna dei vaccini a 'singhiozzo', non precisa e non nei tempi".
VACCINI IL 27? DATA 'PRO FORMA', RISCHIO RIMANERE FERMI - "Le prime vaccinazioni al personale sanitario a partire dal 27 dicembre? Credo che quella data sia un 'pro forma' per dire 'partiamo tutti il 27', ma il rischio e' di ritrovarci il 28 tutti fermi..." ha detto ancora il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato in merito all'annuncio dato nei giorni scorsi dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, secondo cui il prossimo 27 dicembre l'Italia parita' con le prime vaccinazioni contro il Covid al personale sanitario.
"Dobbiamo aspettare che arrivino dosi a sufficienza- ha proseguito Magi- La data indicata, piu' che altro, e' una manifestazione della comunita' europea per dire 'iniziamo a vaccinare tutti insieme il 27 dicembre". I primi a vaccinarsi, intanto, saranno proprio gli operatori sanitari che, come aveva sottolineato Speranza in aula al Senato, sono quelli che "lavorano e operano in prima linea". Il vaccino per loro non sara' comunque obbligatorio: "Vaccinarsi per gli operatori sanitari rimane sempre e comunque un obbligo deontologico- ha commentato infine Magi alla Dire- Ritengo che la risposta da parte dei colleghi sara' comunque importante".
SÌ A 'LINEA DURA', CHI CONVINCE VIRUS A NON INFETTARE A NATALE? - "Mi rendo conto che a livello 'emozionale' e' difficile, ma a livello medico-scientifico sono per la 'linea dura' e contrario ad eventuali rallentamenti delle misure nei giorni delle festivita'" ha affermato ancora Magi.
"Il problema sarebbe convincere il virus a non infettare nei giorni di Natale se dovessimo fare questi 'ricongiungimenti'- ha concluso- Ma chi lo convince il virus?".
(Cds/Dire)
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Roma, 17 dic. - "E' giusto partire il prima possibile con la vaccinazione anti-Covid, ma dalle parole dell'assessore alla Sanita' del Lazio, Alessio D'Amato, non ho capito chi materialmente inoculera' questa prima tranche di duecentomila dosi. Inoltre, e' chiaro che si partira' dal personale degli ospedali pubblici, ma non bisogna dimenticare tutti i professionisti che operano nella sanita' privata". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Non siamo stati coinvolti, manca un tavolo di coordinamento- ha aggiunto Magi- Ma se D'Amato almeno ha messo su carta qualcosa, il piano nazionale del commissario Domenico Arcuri sappiamo che c'e' ma nessuno lo ha visto".
SERVE RIGORE, RISCHIO NON SOPPORTARE TERZA ONDATA - "Io sono per attuare il rigore durante le festivita', perche' se i numeri crescono c'e' il grosso rischio che nel Lazio non si riesca a sopportare la terza ondata" ha aggiunto poi Magi.
"Non dobbiamo ripetere gli errori estivi. La campagna di vaccinazione antinfluenzale- ha continuato- non e' andata come si voleva, ora ci manca soltanto l'arrivo dell'influenza per paralizzare gli ospedali". Secondo Magi, inoltre, anche le cliniche private che avrebbero dovuto smaltire gli interventi "non stanno rispondendo come previsto. Ci sono operazioni che al momento sono sospese, mentre il nostro personale lavora ininterrottamente e abbiamo colleghi in 'burnout'".
Per questo motivo il presidente dell'Omceo Roma ha scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, e all'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato. "Non bisogna mandare messaggi contraddittori come e' avvenuto con il cashback. Prima lo mettiamo e poi ci lamentiamo se le persone girano per strada. Adesso ci vuole rigore".
(Mel/ Dire)
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Roma, 16 dic. - "E' giusto partire il prima possibile con la vaccinazione anti-Covid, ma dalle parole dell'assessore alla Sanita' del Lazio, Alessio D'Amato, non ho capito chi materialmente inoculera' questa prima tranche di duecentomila dosi. Inoltre, e' chiaro che si partira' dal personale degli ospedali pubblici, ma non bisogna dimenticare tutti i professionisti che operano nella sanita' privata".
Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi."Non siamo stati coinvolti, manca un tavolo di coordinamento- ha aggiunto Magi- Ma se D'Amato almeno ha messo su carta qualcosa, il piano nazionale del commissario Domenico Arcuri sappiamo che c'e' ma nessuno lo ha visto".
SERVE RIGORE, RISCHIO NON SOPPORTARE TERZA ONDATA - "Io sono per attuare il rigore durante le festivita', perche' se i numeri crescono c'e' il grosso rischio che nel Lazio non si riesca a sopportare la terza ondata" ha aggiunto poi Magi.
"Non dobbiamo ripetere gli errori estivi. La campagna di vaccinazione antinfluenzale- ha continuato- non e' andata come si voleva, ora ci manca soltanto l'arrivo dell'influenza per paralizzare gli ospedali". Secondo Magi, inoltre, anche le cliniche private che avrebbero dovuto smaltire gli interventi "non stanno rispondendo come previsto. Ci sono operazioni che al momento sono sospese, mentre il nostro personale lavora ininterrottamente e abbiamo colleghi in 'burnout'".
Per questo motivo il presidente dell'Omceo Roma ha scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, e all'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato. "Non bisogna mandare messaggi contraddittori come e' avvenuto con il cashback. Prima lo mettiamo e poi ci lamentiamo se le persone girano per strada. Adesso ci vuole rigore".
(Mel/ Dire)
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L’attuale Consiglio direttivo dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), convocato dal presidente Antonio Magi, ha provveduto all'immediata ricezione di tutte le nuove richieste di’iscrizione e che erano in attesa della conclusione delle operazioni di voto e di scrutinio per il rinnovo delle cariche elettive.
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Il presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Antonio Magi, torna a sollecitare, lo aveva già fatto ad ottobre, il ministro dell’Università Manfredi affinché venga pubblicata la graduatoria unica di merito per il concorso delle Scuole di Specializzazione in area Medica. "Il caos di oggi dovuto ai ricorsi era prevedibile e andava evitato. I giovani – ribadisce Magi – meritano rispetto e non possono essere sempre i primi a pagare il prezzo delle inefficienze della politica”.
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Questa mattina alle ore 10 si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri. Un solo punto in agenda, le nomine sia del Consiglio direttivo che della Cao. Il ringraziamento a tutto il personale per il lavoro svolto.
Si è concluso ieri lo spoglio delle oltre 15 mila schede per il rinnovo dei vertici dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri e questa mattina si è insediato il nuovo Consiglio direttivo.
Secondo quanto previsto dalla Legge Lorenzin 3/18, che disciplina anche gli Ordini professionali, da quest’anno la durata della consiliatura cambia passando da tre a quattro anni.
Primo atto del nuovo Consiglio Direttivo è stata la nomina delle cariche di Presidente, del Vice Presidente, del Segretario e del Tesoriere.
Antonio Magi è stato eletto all’unanimità Presidente;
Stefano De Lillo, Vice Presidente;
Cristina Patrizi, Segretaria;
Guido Coen Tirelli, Tesoriere.
Il nuovo Consiglio direttivo ha poi nominato il collegio dei Revisori dei Conti che sarà composto da: Alfredo Cuffari, Antonio Manieri, Giovanni Carnovale. Per la nomina del Presidente la legge 3/18 prevede un bando di gara rivolto agli iscritti all’Albo dei revisori dei conti.
Queste elezioni hanno visto anche il rinnovo delle cariche elettive della Commissione Albo Odontoiatri. Brunello Pollifrone riconfermato Presidente, Sabrina Santaniello Vice Presidente, Giovanni Migliano, Segretario.
“Ringrazio tutti i medici che si sono recati a votare”. Sono state le prime parole di Antonio Magi appena nominato presidente, valorizzando tra l’altro l’affluenza di colleghi che gli hanno rinnovato la fiducia. “Questo voto ci investe di una grande responsabilità. I medici che ci hanno scelto si aspettano un cambiamento e noi li rappresenteremo tutti”
“Oltre i colleghi – ha concluso Magi - voglio ringraziare tutto il personale che ha lavorato in particolare in questi giorni ma anche chi, nei mesi e nelle settimane scorse, ha fatto si che queste elezioni potessero svolgersi in sicurezza. A tutti loro va il mio plauso e il mio ringraziamento”.
“Auguri a tutti quanti in particolare ai nuovi consiglieri” ha esordito Brunello Pollifrone esprimendo anche lui un plauso a tutto il personale dell’Ordine di Roma “per l'organizzazione. Tutto si è svolto in maniera impeccabile e il personale ha lavorato con grandissima professionalità. Grazie anche al presidente del seggio e agli scrutatori che in due giorni hanno scrutinato più di 15 mila schede”
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In allegato il comunicato stampa odierno nel quale il Presidente Magi spiega “Ritengo che l'esposto presentato da alcuni sindacati dei medici di medicina generale, metta sotto i riflettori le falle del sistema organizzativo e gestionale della medicina territoriale nel Lazio”
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Roma, 24 nov. - "Noi medici dobbiamo portare avanti la campagna vaccinale contro l'influenza, ma i vaccini stanno scarseggiando. E' importante che arrivino il prima possibile. Il vaccino e' indispensabile, e' la 'materia prima'". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Molti medici di famiglia ancora non li hanno ricevuti, cosi' come tante farmacie- ha proseguito- Il personale medico e' pronto a vaccinare la popolazione, abbiamo avuto la disponibilita' anche da parte di tanti colleghi liberi professionisti. Ora aspettiamo arrivino al piu' presto tutti i vaccini necessari".
(Cds/ Dire)
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I liberi professionisti hanno risposto all’appello del Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi: si sono resi disponibili ad effettuare gratuitamente presso i propri ambulatori i vaccini antinfluenzali che i pazienti potranno comprare in farmacia. Ovviamente il servizio è reso a tutti coloro che non rientrano nelle categorie a rischio che hanno diritto ad avere il vaccino a carico del SSN.
“L’importante risposta dei medici liberi professionisti a questo appello è segno tangibile di come questa categoria abbia voglia di rendersi utile anche in questa fase così delicata della nostra vita: molti di noi non hanno avuto la possibilità di potersi trovare in prima linea contro la pandemia e sono stati costretti a chiudersi a casa durante il lockdown primaverile. L’occasione di coinvolgimento per poter essere utili ai cittadini come medici e ai medici di base come colleghi per alleggerire il loro carico di lavoro già al limite della fatica, ha determinato un’ampia partecipazione all’iniziativa” dichiara Emanuele Bartoletti, Revisore dei Conti e rappresentante dei Liberi Professionisti all’interno dell’Ordine.
“Inoltre, al momento, l’erogazione della prestazione all’interno delle farmacie senza la presenza di un medico (vietata per legge), non rappresenta una condizione con un margine di sicurezza sufficientemente ampio per il cittadino” aggiunge Bartoletti.
E' possibile raggiungere questa pagina con uno schema dei medici Liberi professionisti che hanno aderito alla campagna e le loro disponibilità settimanali affinché i cittadini possano avvalersi di questo servizio.
I medici che svolgono attività libero professionale che desiderano aderire all'iniziativa potranno scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Roma, 18 nov. - "La sentenza del Tar non stabilisce che i medici di famiglia non possano piu' andare a casa del paziente. I medici possono tranquillamente continuare a visitare i pazienti a domicilio, come hanno sempre fatto e come stanno ancora facendo, quando possibile. Anzi, come presidente dell'Ordine dei medici di Roma sottolineo che i medici di famiglia, per deontologia, sono tenuti a gestire il paziente anche a casa, indipendentemente dalle sentenze". Risponde cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma (Omceo Roma), Antonio Magi, in merito alla sentenza del Tar del Lazio secondo cui l'affidamento ai medici di medicina generale del compito di assistenza domiciliare ai malati Covid 'risulta in contrasto con la normativa emergenziale'.
La sentenza, ha quindi precisato Magi, riguarda "esclusivamente l'articolo 18 della norma del 17 marzo 2020 che, in virtu' dell'emergenza, stabiliva la costituzione delle Usca (Unita' speciali di continuita' assistenziale), che dovevano essere formate da medici della continuita' assistenziale, quindi non da medici di famiglia, da specialisti ambulatoriali e da infermieri. Questa norma andava nella direzione di una agevolazione dell'attivita' dei medici di famiglia che, oltre a fare le certificazioni, i vaccini e ora anche i tamponi, devono fare le visite domiciliari ai malati non Covid e non hanno il tempo di seguire anche i pazienti Covid. Quindi l'idea era quella di avere unita' speciali che, appunto, potessero seguire i pazienti a casa. Ma molti medici di famiglia continuano tranquillamente a seguire i loro pazienti".
Per creare le Usca, ha ricordato Magi, sono stati investiti "721 milioni di euro, in Italia doveva esserci una Usca ogni 50mila abitanti, mentre ne sono state fatte circa 610". Ma nel Lazio e' stata fatta "una cosa differente", perche' sono state create le Uscar (Unita' speciali di continuita' assistenziale regionali), che sono ugualmente utili ma fino a dieci/quindici giorni fa svolgevano un lavoro differente".
Le Uscar, ha spiegato ancora Magi, sono nate da un'idea che "avevamo avuto, come Ordine dei medici, per mettere a disposizione della Regione Lazio dei camper, cioe' delle unita' mobili in azione nelle zone rosse, per fare tamponi alla popolazione delle aree piu' a rischio. La Regione ha quindi proseguito su questa strada, potenziando le Uscar, le quali sono state destinate all'attivita' di screening (tra test e tamponi) e a seguire le emergenze nel caso di focolai. Queste unita' hanno fatto e fanno un ottimo lavoro nel Lazio, ma allo stesso tempo ci sono anche le Usca, che di fatto non sono pero' state costituite, tanto e' vero che le Usca dovevano seguire i pazienti Covid a domicilio quando il medico di famiglia non poteva andare. Le Usca sarebbero poi dovute andare "presso le Rsa, presso i Covid hotel, per esempio- ha aggiunto Magi- e negli ultimi giorni stanno iniziando a fare anche questo tipo di attivita'". Il problema, secondo il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, allora, e' "piu' che altro di natura amministrativa, nel senso che all'interno delle Uscar non dovrebbero esserci medici di famiglia mentre ci sono, tanto e' vero che il coordinatore e' un medico di famiglia".
(Cds/Dire)
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“Sono molto contento che Antonella Polimeni sia stata eletta Rettore della Sapienza, la più grande Università d’Europa. Antonella è prima di tutto un’amica e questo suo incarico mi rende particolarmente felice”. Con queste parole Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma, commenta la nomina di Antonella Polimeni, prima donna a guidare l’Ateneo romano.
“In questi anni – aggiunge il presidente Omceo di Roma – in cui lei ha rivestito il ruolo di preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria abbiamo collaborato per salvaguardare la professione dei medici, ponendo particolare attenzione alla formazione dei nuovi colleghi e di quelli già formati, attraverso la scuole di specializzazione. Mi auguro che la nostra collaborazione possa proseguire in nome della difesa della professionalità e della competenza di tutta la categoria medica”.
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In merito alla complessa questione delle elezioni ordinistiche il Presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei medici Chirurghi e Odontoiatri, Antonio Magi fa sapere che l'Ordine di Roma, il 1 ottobre, ha deliberato all'unanimità il voto in presenza.Qualora però le circostanze pandemiche imponessero di votare a distanza, Magi chiede che il Ministero o la FNOMCeO indichino la piattaforma valida da utilizzare così da far votare gli iscritti al più presto.
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Di seguito il comunicato stampa relativo a quanto in oggetto nel quale il presidente Omceo Roma, per alleggerire il carico di lavoro dei medici propone "Facciamo fare i tamponi anche agli infermieri. Professionalmente sono in grado di farli, in questo modo i colleghi potranno seguire al meglio i pazienti nei propri domicili o nei Covid hotel".
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Roma, 28 ott. - "Lockdown a Milano e Napoli? Pur rispettando l'opinione degli esperti, penso sia prioritario far capire a tutti che le mascherine ci proteggono. Su questo non vi e' alcun dubbio. Se facciamo finta di metterle, le mettiamo male o non le mettiamo, sicuramente qualche problema si verifichera'". Risponde cosi' Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, interpellato sulle parole del consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, secondo il quale sarebbe necessario un lockdown nelle citta' di Milano e Napoli.
"Se tutti noi per almeno 15 giorni non creiamo motivi di contagio- prosegue Magi- usando i dispositivi di protezione individuale, evitando assembramenti e uscendo di casa solo se necessario, allora automaticamente i numeri dovrebbero tornare nella norma". Secondo il presidente dell'Omceo Roma, l'aumento di queste ultime settimane ha origine dal periodo estivo, durante cui "si sono 'mischiate le carte' e si e' stati imprudenti". Ora in Italia servirebbero quindi delle "strutture intermedie dove isolare i positivi dai famigliari. Dovrebbero essere una sorta di filtro per allentare la pressione sulle strutture ospedaliere. A Roma e nel Lazio possiamo evitare situazioni simili a Milano e Napoli, solo se davvero tutti utilizzano i dispositivi di protezione individuale e rispettano le regole", conclude Magi.
(Cds/Dire)