La FNOMCeO con Comunicazione n. 8 del 12 Gennaio 2023 ha trasmesso il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2022 il quale dispone per l’anno 2023 la proroga dei termini di trasmissione al Sistema tessera sanitaria dei dati delle spese sanitarie, invitando gli Ordini, nell’ambito della propria competenza territoriale, a darne la massima diffusione in considerazione della rilevanza della fattispecie trattata.

Scarica la Comunicazione ed i relativi allegati.

Di seguito il link al comunicato stampa diffuso in data odierna relativamente all'ennesima aggressione nei confronti di un collega in servizio.

TESTO COMPLETO COMUNICATO STAMPA

L’Associazione Italiana Latto-Intolleranti Aps (AILI), divenuta il riferimento nazionale per gli intolleranti al lattosio, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione in merito alla condizione di intolleranza al lattosio e tutto ciò che ne correla basandosi su evidenza scientifica.

L'AILI sta conducendo un progetto di ricerca con il corso di laurea magistrale di Scienze della Nutrizione Umana dell’Università di Pisa finalizzato a valutare l’impatto sociale ed economico che una diagnosi tardiva di intolleranza al lattosio può avere sui pazienti latto-intolleranti.

La prima parte dello studio prevede la somministrazione di due questionari diretti a:

1. Persone latto-intolleranti: volto a capire quanto questa condizione gravi sia sul versante economico che su quello psico-sociale

2. Medici (di medicina generale, pediatri, gastroenterologi, allergologi e specialisti in scienza dell’alimentazione) e Professionisti della nutrizione (nutrizionisti e dietisti): volto a capire come il Medico si approccia al paziente con sospetto di intolleranza al lattosio, in relazione alla eventuale prescrizione di esami diagnostici e a garantirgli una continuità di assistenza.

Di seguito il link diretto rivolto a quest’ultimo questionario: https://forms.gle/q2sTuK8LLavqstLU7 

E' stato pubblicato nel BURL n. 103 del 15 Dicembre 2022 l'Avviso n. 1825 del 6 Dicembre 2022 recante:"Approvazione graduatorie definitive riferite alla provincia di Roma per i MEDICI SPECIALISTI E ODONTOIATRI, PROFESSIONISTI BIOLOGI, CHIMICI E PSICOLOGI E MEDICI VETERINARI validità anno 2023, come definite dal Comitato Zonale di Roma e Provincia di cui all'art. 19 A.C.N. 31.03.2020 e s.m.i."

Scarica l'Avviso e le relative Graduatorie.

Nella giornata di ieri il presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio, Federico Conte, e il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri, Antonio Magi, hanno stipulato un protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare la collaborazione tra le due categorie, sia nella pratica sanitaria che nell’ambito delle relazioni istituzionali. La firma è avvenuta alla presenza dell’assessore alla Sanità e all’integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.....LEGGI COMUNICATO COMPLETO

Percorsi formativi specifici, collaborazioni istituzionali multidisciplinari (di carattere sanitario, sociali e socio assistenziale), attenzione al mondo femminile e alle sue necessità. Su queste tre linee d’indirizzo si muove l’Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri per ribadire l’attenzione nei confronti delle donne e la condanna verso ogni atto di violenza sia fisica che psicologica.

 

L’Ordine dei medici di Roma è da sempre sensibile alle tematiche di genere e al drammatico tema della violenza contro le donne, i minori e i soggetti fragili.
In proposito vogliamo ricordare il contributo dato dalla nostra Istituzione al Senato durante le fasi di approvazione della legge 19 luglio 2019, n. 69 meglio nota come “Codice Rosso” (legge a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti), sottolineando la necessità di appositi percorsi formativi sui “segnali precoci di allarme”.....CONTINUA

 

TESTO COMPLETO DEL COMUNICATO

E' stata pubblicata nel BURL n. 95 del 17 Novembre 2022 la Determinazione n. G15442  del10 Novembre 2022 recante:"ACN per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale: Pubblicazione graduatoria definitiva della medicina generale valida per l' anno 2023 (domande presentate entro il 31 gennaio 2022)".

Scarica la Graduatoria definita MMG 2023.

E' stata Pubblicata nel BURL n. 95 del 17 Novembre 2022 Determinazione  n. G15438  del 10 novembre 2022 recante:"Graduatoria Unica Regionale definitiva di Pediatria di libera scelta valida per l' anno 2023".

Scarica la Graduatoria definitva PLS 2023.

Dichiarazione congiunta del Presidente dei medici di Roma, Antonio Magi e del Presidente degli infermieri di Roma, Maurizio Zega

TESTO COMUNICATO STAMPA

Roma. 21 settembre 2022.  “Quanto accaduto lunedì scorso presso il pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo è molto grave ma è solo l’ennesimo episodio di violenza che, pur senza il coinvolgimento diretto di operatori sanitari, dimostra l’importanza e l’urgenza di tornare a dotare questi luoghi di prima accoglienza dei presidi di pubblica sicurezza".

Lo sottolineano il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi e il Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Roma Maurizio Zega commentando l’aggressione avvenuta all’interno dell’ospedale romano.

Come Ordini dei Medici e degli Infermieri – aggiungono – vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai colleghi della struttura e torniamo a chiedere con forza la presenza delle forze dell’ordine nei pronto soccorso perché è lì che si verificano con maggior frequenza gli atti di violenza. Vogliamo anche ringraziare – concludono Magi e Zega – il corpo dei Carabinieri che con il suo intervento ha evitato che altre persone venissero coinvolte in questa aggressione, tra queste sicuramente il personale sanitario, i medici e gli infermieri che hanno medicato la coppia aggredita”.

Il Consiglio Direttivo e tutto l’OMCeO di Roma, con il suo personale e collaboratori, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del collega Claudio Colistra e si unisce al dolore della famiglia.


Claudio è stato a lungo ai vertici del nostro Ordine, dedicandosi con impegno e umanità a tutti gli incarichi di responsabilità che ha ricoperto. Il nostro rapporto è sempre stato di rispetto reciproco e massima collaborazione, nonché di affetto personale. E’ una perdita per tutto il nostro mondo professionale e la nostra comunità. Rivolgo le mie condoglianze e la mia vicinanza ai familiari, come pure a nome di tutto l’Ente che rappresento”, è il pensiero commosso di Antonio Magi, presidente dell’OMCeO della Capitale.


Claudio Colistra, nato nel 1954, si era specializzato come Pediatra; Consigliere dell’Ordine nel 2009- 2011 con il presidente Mario Falconi, ha poi ricoperto la carica di Segretario nei trienni 2012-2014, 2015-2017 e 2018-2020 con la presidenza prima di Roberto Lala, poi di Giuseppe Lavra e da ultimo con quella di Antonio Magi; ha coordinato con competenza il personale dell’Ente.


Nella sua vita professionale è stato un apprezzato Pediatra, Segretario Nazionale e del Lazio del SINSPe (Sindacato Nazionale Specialisti Pediatri) e Tesoriere della Federazione Italiana dei Medici Pediatri di Roma e Provincia. E’ stato autore e coautore di abstract e pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.


I funerali si terranno domani, 13 settembre, alle ore 11.00 presso la Parrocchia San Felice da Cantelice, in zona Centocelle.

 

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Roma, 7 set. - "Dico 'no' al numero chiuso a Medicina, ma dico 'sì' al numero programmato. Per come è organizzata al suo interno, aprire a tutti la facoltà di Medicina non è oggi possibile. Gli atenei, infatti, non sarebbero in grado di garantire una formazione adeguata a causa del numero eccessivo degli iscritti, diventerebbe davvero un grande problema". Lo spiega il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.

"Ogni anno- precisa- si presentano in media in 60mila ai test per entrare a Medicina, anche se i posti sono molti di meno.

Ovviamente, se dessimo ogni anno il via libera a 60mila nuove persone, le università sarebbero davvero troppo affollate, non ci sarebbero aule e professori pronti a dare quella preparazione per cui i medici italiani sono famosi. Anzi, posso dire che i medici italiani sono quelli più preparati in assoluto al mondo".

"Lo ribadisco: credo che la cosa migliore sarebbe un accesso programmato- aggiunge- perchè l'unico problema di questo Paese è che non si programma mai. Ogni volta, infatti, i numeri sono il risultato di una lunga mediazione tra le parti ma poi non corrispondono a quelle che sono le necessità".

"E questo è avvenuto soprattutto con le specializzazioni e con l'imbuto formativo che abbiamo avuto per anni- continua Magi- e che, in realtà, abbiamo ancora. Perchè è vero che oggi i nuovi laureati hanno maggiore facilità a entrare nelle scuole di specializzazione, ma ricordiamo che in Italia, in questo momento, abbiamo circa 200mila medici che non sono specialisti".

"È dunque vero- afferma inoltre Magi- che i nuovi specializzandi, quelli che sono entrati, hanno chiaramente più facilità, perchè è chiaro che i più giovani hanno più facilità a partecipare ai concorsi e hanno più tempo libero per poter partecipare, mentre altri si sono in qualche modo collocati nel privato o nel Servizio sanitario nazionale facendo attività dove non è richiesta la specializzazione ma per il resto ci sono ancora molti medici non specialisti".

Secondo Magi, dunque, il problema più grande risiede nella programmazione. "La programmazione deve essere reale- dichiara- e, di volta in volta, rispetto alle esigenze dobbiamo decidere quanti sono i medici che servono in realtà sul territorio nazionale e quanti poi ne dobbiamo specializzare".

Il presidente dell'Omceo Roma si sofferma poi sugli argomenti dei test per entrare nella facoltà di Medicina. "Ritengo innanzitutto che i contenuti dovrebbero essere psicoattitudinali e di cultura generale. Molto spesso sarebbe utile verificare come una persona, un possibile futuro medico, intenda rapportarsi con il prossimo".

"Per un medico- conclude- è fondamentale l'empatia, la capacità di comunicare, la capacità di ascoltare, tutte cose estremamente utili per realizzare quell'equilibrio necessario per poter fare questo delicato lavoro".

(Fde/ Dire)

Roma, 30 ago. - "Quest'estate è accaduto quello che avevamo previsto, ovvero grandi carenze di organico. Se i Pronto Soccorso sono andati in una situazione di difficoltà è proprio per la carenza di personale, anche a causa di numerose situazione di sovraffollamento legate a particolari momenti che si sono verificati durante il periodo estivo, con poi anche episodi di violenza contro gli operatori sanitari". E' il bilancio del presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma, Antonio Magi.

"Ci sono poi state alcune regioni- aggiunge- che, in maniera significativa, hanno coperto i propri errori di programmazione, a volte davvero gravi, andando addirittura a cercare personale all'estero. Mi riferisco alla Calabria, che ha cercato medici cubani, e alla Puglia, che ha richiesto medici albanesi. In questo modo, però, gli organici degli ospedali non vengono incrementati in maniera regolare, sia per ciò che riguarda gli specialisti sul territorio, sia per quanto riguarda i medici di medicina generale".

Sul tema degli errori di programmazione e sul caso Calabria erano intervenuti nei giorni scorsi anche il vicepresidente dell'Omceo Roma, Stefano De Lillo (https://www.dire.it/18-08-2022/777853-medici-dallestero-de-lillo-omceo-errore-di-programmazione-sistema-sanitario-in-crisi), e la consigliera Maria Grazia Tarsitano (https://www.dire.it/23-08-2022/778910-omceo-roma-la-vicenda-dei-medici-cubani-in-calabria-fa-discutere-serve-confronto-su-strategia).

"Piuttosto- riprende quindi Magi- si preferisce stipulare contratti con associazioni, quindi una sorta di 'caporalato sanitario' che non ha nulla di regolare, anche formale, per quanto riguarda l'attività lavorativa. In questo modo si creano danni non soltanto di natura organizzativa all'interno dell'attività di tutti i giorni, ma non si tutela nemmeno in pieno la salute dei cittadini, i quali non sanno chi si trovano di fronte".

"Tra l'altro- incalza Magi- si tratta di soggetti che non sono abilitati all'esercizio della professione medica in Italia, e le Regioni fanno riferimento alla Legge sull'emergenza. Emergenza che, però, che non è più quella del 2020... Come Ordine ci siamo già confrontati su questa situazione, che sicuramente non agevoleremo qualora le cose non dovessero essere fatte in maniera regolare".

Secondo Magi non bisognava arrivare a una situazione simile. "Oggi- afferma- bisogna prendere atto di quanto sta accadendo, e cercare di evitare piuttosto che i giovani specialisti lascino l'Italia per andare all'estero. Per farlo, però, bisogna offrire loro contratti a tempo indeterminato, che costano molto meno di quelle convenzioni fatte proprio da Calabria e Puglia. Bisogna, quindi, garantire ai giovani medici di lavorare in Italia con stipendi adeguati e legati ai parametri europei".

"Nell'immediato- afferma poi Magi- si può utilizzare gran parte del personale, anche non specialistico, e magari indirizzarlo all'interno degli ospedali con attività di supporto dell'attività specialistica che si svolge nell'arco dell'attività quotidiana. Bisogna poi considerare le attività da organizzare anche in prospettiva, sia per quanto riguarda la formazione, sia di quella dei medici in genere, soprattutto le attività future delle borse specialistiche, garantendo anche le attività per l'emergenza-urgenza, che è andata in sofferenza prima di tutte".

Secondo Magi è fondamentale che le persone non si rechino in Pronto Soccorso per futili motivi. "Per questo- informa- basterebbe portare a 38 ore tutti gli specialisti ambulatoriali che in in questo momento in Italia hanno una media oraria di 21 ore settimanali. Così facendo, si andrebbe a potenziare le strutture territoriali specialistiche. Non solo. All'interno delle Asl, i cittadini potrebbero trovare quell'offerta specialistica che eviterebbe loro di andare al Pronto Soccorso e fare i conti con infinite liste d'attesa. Il risultato sarebbe un dimezzamento delle liste d'attesa stesse e una eliminazione di afflusso improprio negli ospedali".

Magi si sofferma, infine, su una cosa che potrebbe essere fatta momentaneamente, fino almeno a normalizzare la situazione, dunque fino al 2025. "Si potrebbe aumentare la possibilità, per i medici di medicina generale, gli specialisti ambulatoriali e i pediatri di libera scelta, di andare in pensione, se vogliono, a 72 o 73 anni. Questo garantirebbe la continuità di offerta ed eviterebbe di incrementare ora una carenza già elevata".

(Fde/ Dire)